Licenza Creative Commons
Questo/a opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia .
Sorano è un comune della provincia di Grosseto con circa 3500 abitanti, dista dal capoluogo circa 80 km. Il territorio comunale include, oltre al centro di Sorano, anche alcune frazioni di notevole rilevanza storica come Sovana, antica capitale dell'omonima contea, oltre a Castell'Ottieri (antica capitale) e Montorio (centro strategico) della Contea degli Ottieri.
Il territorio comunale di Sorano si estende nella parte orientale dell'Area del Tufo. Confina a nord con il comune di Castell'Azzara, a est con i comuni laziali di Acquapendente, Proceno, Onano e Latera, a sud con il comune di Pitigliano, a ovest con i comuni di Manciano e Semproniano.
Il capoluogo comunale è situato 379 metri s.l.m. su una rupe di tufo che, da est, domina un tratto del corso del fiume Lente; si trova al centro di un territorio che si sviluppa prevalentemente a quote collinari, seppur intervallato da conche e rilievi. L'altitudine più bassa si registra nel Pianetto di Sovana, presso l'omonima località, con quote attorno ai 270 metri, mentre le quote più elevate, di tipo montano, si registrano sulla vetta che sovrasta la frazione di Montevitozzo (926 metri s.l.m.) e sul Monte Elmo (829 metri s.l.m.), due rilievi che interrompono in modo netto il paesaggio collinare.
I fiumi principali sono il Fiora, che delimita a ovest il territorio comunale scorrendo da nord verso sud, e il fiume Lente, suo affluente di sinistra, che ha le sorgenti nel territorio comunale di Sorano. I d'acqua minori, tra cui lo Stridolone, presentano carattere maggiormente torrentizio.
Una serie di sorgenti termali, note come Terme di Sorano, sgorgano lungo un torrente che scorre a circa 3-4 km a sud del centro.

Frazioni : Cerreto,Sovana,Elmo,Montebuono,
Montevitozzo,S.Valentino,Castell'Ottieri,
S. Giovanni,Montorio,S. Quirico.

Translate

La Fortezza Orsini
















La Fortezza Orsini di Sorano è un'imponente complesso fortificato e residenziale situato nella parte alta dell'omonima località, in posizione dominante rispetto a tutto l'abitato e al territorio circostante.
La fortificazione sorse come rocca aldobrandesca nel corso del XII secolo.
Ingresso della Fortezza OrsiniDopo essere passata nella Contea di Sovana a seguito della spartizione dei beni della famiglia Aldobrandeschi, il complesso venne ereditato dagli Orsini alla fine del Duecento, che la fecero diventare una delle loro più importanti residenze e il centro del potere della loro contea assieme al Palazzo Orsini di Pitigliano.
L'imponente struttura riuscì a resistere, rimanendo indenne, a tutti gli assedi che vennero condotti dagli Orvietani (XIV secolo), dai Senesi (1416-17 e 1454-55) e dalle truppe dello Stato Pontificio che, in epoche diverse, tentarono più volte la conquista di Sorano per annetterlo al loro territorio.
Nel corso del Cinquecento, furono effettuati una serie di lavori che ampliarono il complesso, renendolo ancor più possente. Tuttavia, la successiva caduta politica della Contea degli Orsini e la conseguente annessione di tutti i suoi territori al granducato di Toscana determinarono la trasformazione della fortezza in presidio militare mediceo, fino alla dismissione avvenuta nella prima metà del Settecento.
Nei secoli successivi, il complesso andò incontro ad un lungo periodo di declino che ha compromesso alcuni punti della struttura; fortunatamente, una serie di interventi di restauro condotti a cavallo tra la fine del secolo scorso e gli inizi del nuovo millennio, ha permesso di riportare la fortezza agli antichi splendori.
Facciata della Fortezza OrsiniLa Fortezza Orsini di Sorano si presenta come una struttura architettonica molto complessa, raggiungibile dalla parte bassa attraverso una porta, originariamente munita di ponte levatoio.
Dalla porta ha inizio una rampa di scale parzialmente coperta che collega 2 cortili su differenti livelli, disposti attorno alla zona più antica del complesso.
Il castello è il nucleo originario della fortificazione e comprendeva l'antica residenza padronale; il fossato e le cortine murarie a picco erano l'ulteriore dispositivo di difesa del castello. Al suo interno, grazie agli ultimi restauri, sono venuti alla luce alcuni affreschi di scuola senese del Cinquecento; alcuni di questi, voluti da Niccolò IV degli Orsini, raffigurano la celebre canzone di Giovanni Boccaccio "Io mi son giovinetta" (Decamerone, IX giornata).
L'area più antica comprende anche una torre a sezione circolare, che era parte integrante dell'antica rocca aldobrandesca.
La parte cinquecentesca della fortezza è costituita da un edificio, ristrutturato in stile neoclassico, che si trova nella seconda parte del complesso lungo il lato occidentale delle mura, in gran parte compromesso dal degrado dei secoli scorsi. Il fabbricato è collegato a due bastioni angolari a punta, quello di San Marco a est e quello di San Pietro a ovest, dove è collocato anche un grande stemma d'angolo.
L'intero complesso è adibito ad area museale dove ha sede il Museo del Medioevo e del Rinascimento.
Particolare dello StemmaIl fastoso stemma, raffigurante i leoni rampanti e le barre, le rose e l'orso araldico, rappresenta sia la famiglia Aldobrandeschi che quella degli Orsini che ereditò successivamente il complesso.
Il simbolo degli Aldobrandeschi era infatti rappresentato dai leoni rampanti, mentre le barre, le rose e l'orso araldico raffiguravano la casata degli Orsini.